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  • Connubio (nato il 07/10/2022)


  • Luna piena e lei tocca tutto come non l’avesse mai visto.
    Con quelle mani con cui di giorno stringe il mondo come se miliardi di occhi la spiassero
    accarezza un vinile,
    raccoglie una cartaccia,
    rigira il pacchetto e lo mette via come fosse in pericolo.
    Ha fatto un miracolo con le sue labbra stanotte; hanno come le dita; hanno come la stessa anima di quelle sue mani.
    Mi toccano ovunque con la curiosità con cui si tasta un tessuto
    Ovunque con la delicatezza di un addio; come quando si sfiora qualcosa che si stringe una volta sola e poi più
    Il suo tatto mi riempie e mi offusca: come un volto ingoiato dalla nebbia
    sento dappertutto; la sento dappertutto
    Sulle mie labbra
    Sulla mia lingua
    Il mio orecchio come una preda
    attorno al mio collo con una dolcezza fradicia e bollente
    Sul mio corpo e sul mio sesso
    sono suo in ogni angolo;
    liscia e calda, molle e umida, dura e decisa; è una stregoneria
    mi striscia sottocute, mi bolle nelle vene
    il suono come se avesse gli artigli
    Il suono del suo tatto
    In ogni dove
    agita brividi impercettibili
    che graffiano
    come una lama così tagliente da poter però carezzare una pesca senza farla sanguinare.
    Nel suo calore spinge la vita.
    Fa quasi paura
    nudi davanti all’incendio che non ti teme
    Sentirsi così inermi in mezzo a tanto piacere
    sul suo palmo di ferro, avvampando come un fiocco di neve.