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  • La vecchia che giocava a scacchi sul mare (Nato il 24/08/2022)

  • Il sole tramonta sulle rocce. Sono calde, ma l’acqua qui è scura.
    Ristagna e ribolle nella propria quiete.
    La bellezza della gioventù è bramabile perché inconsapevole. I visi sodi e le occhiate sfavillanti, le insicurezze nascoste; è una bellezza innocente. Vorrei averla ancora anche io. Io che siedo a giocare a scacchi da sola da cinquant’anni… il tempo del fuoco mi è corso via come una cometa che non vedi; mi ha lasciato cenere nei capelli e macchie sulle mani. Invece i giovani sono belli. Belli nei loro corpi timidamente impavidi, belli nella loro fame colorata, belli nella loro vita canterina, ben lungi dallo sferragliare dei miei vecchi, stanchi, molli pensieri. Gioco a scacchi sul mare da che ho memoria ed ho sempre pensato di essere invincibile, ma mi sono accorta che sempre più spesso la forma delle barche che scivolano all’orizzonte combacia prepotentemente con l’incedere dei miei giorni: lentezza, noia e inesorabilità. Secondo un uomo che da ragazza ho fatto mio “le secret du bonheur c’est la lenteur". Ho amato tanto quell’uomo. Ma ho capito con il tempo di non credere in quello che diceva. Ora che le mie vecchie ossa tremolano al solo forte planare dei gabbiani, mi rendo conto che vivere la fermezza spreca la carne: quando il tempo scorre al passo immobile con cui ciondolano le bolle di questa laguna, penso che la vita sta piuttosto nell’impetuosità delle onde e nel fascino della sconfinata imprevedibilità del mare. Infatti ultimamente quando spio da lontano i giovani nudi e dorati arrampicarsi scalzi sulle rocce aguzze della caletta, mi scordo di avanzare i miei scacchi e mi perdo negli amari resti del mio magro passato, lontano e sfuggente come le barche all’orizzonte. Mi accorgo solo adesso di essere sempre vissuta vecchia, anche quando i miei capelli erano grossi e mossi e le mie guance tinte e rosse. È così che ormai tra un alfiere e una torre si annida perennemente una Sehensucht salata e bollente come il tramonto di quelle che furono giornate di mare.
    Putain, cette vie perfide… scacco matto per te.