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  • Le Prelude de Bach (Nato il 26/11/2021)

  • La delicatezza con cui le tue dita carezzano il Preludio di Bach non si addice al nero forte della pistola accucciata in fondina. Pende dalla cintura in cuoio, possente e spessa e dura…
    Ma tu non smettere. Suona.
    Lascia che gli scricchiolii della pelle della divisa si incarnino maliziosi nella mia mente in storti pensieri; l’attimo in cui tutto è cieco; la bramosia del tocco; il febbricitante tintinnare della fibbia d’ottone; il salto del bottone; il fruscio dei tessuti; la fame del sospiro…
    Ah, un morso alle labbra; la pienezza dell’animo; l’avidità con cui mi chiedo cosa ci sia sotto a quel bianco colletto che imprigiona nella fredda guerra quel collo tanto caldo e sublime.
    L’affilatezza delle mostrine?
    La crudeltà delle pallottole?
    Eppure quel busto, quella schiena… il fascino della larga spinta cadenzata con cui le tue spalle si muovono addosso alla tastiera, avanti e indietro, avanti e indietro e avanti e indietro; un’onda, un temporale estivo; l’intensità, la profondità, il vigore, la passione: abisso di ardore. Sarà questa la stessa carne che premi sull’amore?
    Dolce come la curvatura morbida delle tue orecchie, che vibrano impercettibilmente tendendosi all’ultima nota, l’ultima scala, gli ultimi gradini, prima di scivolare soddisfatto di nuovo nel silenzio, chiudendo la tastiera...
    rivestendoti…?