Se ti avessi qui,
sulla sella della mia moto,
ti prometto innanzitutto che
andrei piano
Che per un motociclista è una promessa
impegnativa
Ma per te
che hai paura
andrei da lasciarti guardare
ogni granello di pietra dei calanchi
E magari ogni tanto
allungherei indietro una mano
e cercherei la tua coscia
per stringerti
e sentirti
più vicina
E ti indicherei,
nel silenzio,
i castelli sulla cima delle colline
e i campi biondi con i cavalli
e quelle sorprese che la strada nasconde:
un paese che ha il tuo nome
una sorgente d’acqua fresca
una montagna che sorride
una dozzina di gatti
rannicchiati su un trattore
in una qualche corte con i muri di pietra
e le imposte di legno
Se mai ti avessi sulla sella della mia moto,
anche per un istante soltanto,
te lo mostrerei così
il modo in cui
vorrei volerti bene:
andando piano
da regalarti la bellezza
di tutte le cose
piene